Ora ci soffermiamo proprio sull'ATTEGGIAMENTO EDUCATIVO!
Grazie al libro "Voyer" abbiamo capito varie sfacettature essenziali per un futuro lavoro educativo tanto che il libro ora ci viene" in aiuo" per quanto riguarda l'educazione.
Per Voyer l'educazione non consiste nel trasmettere una verità ma essa ha come scopo l'avvenire,e indubbiamente anche il divenire.
Tuttavia la difficoltà dell'azione educativa è di conciliare i due termini che seguono e che non sono contradditori ossia la nozione di sforzo e di libertà del bambino.
Per essere educativa un'azione dev'essere voluta, pensata e controllata ma dall'altra parte il bambino deve vivere la situazione con tutto il proprio essere deve,avere la sensazione di scoprire e di educarsi da solo.
Per favorire una relazione autentica l'educatore DEVE:
- Creare un clima di sicurezza: in sezione il bambino deve sentirsi a casa sua, felice e desideroso di agire
- Creare o meglio suggerire delle situazioni educative alla portata del bambino e che rispettino i suoi interessi
- Rispettare le leggi fondamentali dell'apprendimento: alternanza delle attività,tempi di riposo
- Favorire l'autonomia del bambino all'interno del gruppo e anche la sua integrazione al gruppo;
- Favorire il dialogo e favorire così i mezzi dell'espressione e della comunicazione.
L'atteggiamento educativo è una presenza:
-VOLONTARIA: perchè deriva da una scelta;
-ATTIVA: perchè si ha intenzione di aiutare
-ACCETTATA DAL BAMBINO: nè contestata, nè subita
-CALOROSA E AUTENTICA!